La sua costituzione (1947) ha seguito lo sviluppo umile, ma costante, dell’Istituto Avventista di Cultura Biblica – Villa Aurora (IACB- VA). Nella sue prime configurazioni era costituita da un paio di stanze localizzate, prima nel convitto maschile, poi in quello femminile di Villa Aurora. Chi scrive queste note, le ha frequentate entrambe negli anni ‘70.
Gli scaffali erano di legno massiccio, scuro, rassicurante, alti fino al soffitto.
Questi scaffali sono durati (ancora esistono) fino al 2014, anno in cui vi è stata la svolta della nuova biblioteca, professionalmente arredata e localizzata nella nuovissima struttura Casa per ferie “Aurora”, edificio edificato all’interno di un’area di proprietà della storica “Villa Aurora”.
Ma, prima di questo felice sviluppo, vi è stata una fase intermedia che ha visto la biblioteca occupare tre spaziosi locali all’interno di un edificio costruito nei primi anni ’90 che ancora oggi ospita la FAT e il Dipartimento Lingue e Cultura Italiana.
La fondazione e lo sviluppo della biblioteca è il risultato dell’avvicendamento di un numero non esiguo di responsabili e collaboratori che hanno operato grazie al sostegno della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno, la quale, sia con fondi istituzionali che con donazioni individuali, ha portato il fondo a superare i 20.000 volumi.
Tale cifra apparirà sicuramente modesta se raffrontata a quelle di altre realtà consorelle, ma non è trascurabile se si tiene conto di alcuni elementi tipici. La biblioteca FAT, pur avendo nel suo catalogo libri che trattano discipline di studio diverse, rimane caratterizzata da una chiara concentrazione sulle scienze bibliche e la teologia. A causa della sua lunga storia, in catalogo sono presenti delle autentiche “perle”, soprattutto nell’ambito della storia della chiesa e del cristianesimo. Nel 2007, riconoscendo il valore della custodia e salvaguardia del libro antico, è stata dedicata una stanza a opere di pregio, la cui numerazione (CDD) riparte da 001, costituendo di fatto una biblioteca nella biblioteca. Questi aspetti bibliofili coesistono, comunque, con un altri propriamente moderni e di servizio.
Nel 2000 è stato abbandonato lo schedario cartaceo, in favore della computerizzazione del catalogo che comprende un “database” riviste per annualità e articoli . Nello stesso anno, il catalogo, così organizzato, è stato lanciato online. Il passo successivo è stato quello di aderire allo SDIAF (Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina) nel 2006. Questo permette di essere visibili sia a livello nazionale che internazionale. Infatti, pur essendo la biblioteca una componente della FAT, cioè di una facoltà non statale, non ci si chiude al servizio di quei cittadini, i quali, venuti a conoscenza di un titolo di loro interesse (motore di ricerca SDIAF), possono prenderlo in prestito senza alcun onere, o consultarlo in loco. Il motto della Facoltà “Imparare per Servire” vale in toto anche per la biblioteca.